Velon, presentata denuncia contro l’UCI alla Commissione Europea
Si preannuncia una battaglia legale tra UCI e Velon, organizzatore delle Hammer Series. La società composta da undici formazioni WorldTour ha infatti annunciato pubblicamente di aver denunciato l’UCI alla Commissione Europea. L’oggetto del dibattere sarebbero le nuove normative proposte dall’UCI, a dire di Velon senza aver consultato le parti interessate, e commettendo sostanzialmente un abuso di potere. Comportamento che sarebbe stato poi reso ancora più grave dalla minaccia dell’UCI di non inserire le Hammer Series nel calendario 2020, sempre stando a quanto riportato da Velon nel comunicato (qui a seguire) che porta in calce la firma del CEO, Graham Bartlett.
“In data 20 Settember 2019, Velon, con il supporto unanime di tutti i suoi azionisti, ha presentato una denuncia anti-trust alla Commissione Europea contro l’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) basandosi sugli articoli 101 e 102 TFEU.
Velon ha chiesto alla Commissione Europea di indagare sul modo in cui l’UCI ha implementato le normative esistenti e provato ad introdurne di nuove designate per favorire gli interessi economici dell’UCI a discapito dei team.
Nell’ultimo anno l’UCI ha provato a chiudere la strada che Velon e i team avevano aperto nel loro comune interesse alle nuove gare (le Hammer Series team vs team) e alla tecnologia. Velon, i suoi azionisti e i team partner speravano e si aspettavano che le loro iniziative sarebbero state supportate dall’UCI, come accaduto negli anni precedenti. Tuttavia, negli ultimi dodici mesi l’UCI ha usato il suo potere legislativo e la propria influenza politica per provare a bloccare le attività di Velon e dei team in una maniera scorretta e illegale.
- A Febbraio l’UCI ha stabilito che le Hammer Series non possono essere definite Series sotto normativa UCI. Non è stata data alcuna spiegazione. Velon e i team che prendono parte agli eventi Hammer hanno continuato a correre le Series – una delle caratteristiche chiave e uniche delle nuove corse – nonostante la minaccia dell’UCI di rifiutarsi di registrare le Hammer Series nel calendario 2020 se l’avessimo fatto.
- Nonostante l’accoglienza positive delle Hammer Series da parte dei tifosi, delle squadre e dei corridori e il forte interesse di potenziali partner organizzatori e delle città pronte ad ospitare le corse Hammer, l’opposizione dell’UCI ha ostacolato significativamente lo svolgimento delle Series.
- All’inizio di quest’anno l’UCI ha approvato nuove regole tecniche senza seguire le debite procedure e senza aver consultato nessuna delle parti interessate nello sport (nemmeno la loro stessa commissione per le frodi tecnologiche e sulle attrezzature) provando a dare a sé stessa e agli organizzatori la proprietà e il controllo sui dati live di gara privandone le squadre.
L’UCI oggi crede che non solo debba essere l’unica a emettere leggi per questo sport, ma pensa anche di prendere nuovi modelli di affari creati dai propri operatori senza il loro consenso. L’UCI si sente in diritto di utilizzare il proprio potere legislativo per il suo profitto commerciale e di prendersi i diritti delle squadre e dei corridori senza permesso e senza consultarli.
Nonostante i continui sforzi di Velon per raggiungere l’UCI per esprimere le nostre preoccupazioni riguardo le loro azioni, l’UCI ha rifiutato ogni dialogo costruttivo per più di un anno. Di conseguenza, a Velon e ai suoi team non resta altra alternativa che presentare una denuncia alla Commissione Europea con l’obiettivo di di avere una valutazione da parte di un’autorità esterna che stabilisca se la condotta dell’UCI in riguardo a quanto sopra riportato (in particolare il suo uso del suo potere legislativo e della sua influenza politica) non infranga le regole di concorrenza dell’UE.
I team di Velon hanno deciso di rendere pubblica la denuncia e un sommario delle loro ragioni per evitare qualsiasi interpretazione sbagliata delle loro azioni. Informazioni dettagliate sono state fornite alla Commissione Europea per la Concorrenza e, con le loro indagini in corso, rispettiamo il loro processo e non vogliamo rendere altre informazioni di dominio pubblico.
Il nostro desiderio è di avere un ambito normativo stabile, predicibile e giusto per lo sport e che tratti i corridori, le squadre e gli organizzatori in maniera equa. Velon, i suoi azionisti e i suoi partner vogliono sviluppare nuove idee, attrarre nuovi investitori e creare un migliore modello di affari, così che il ciclismo professionistico su strada continui a rinforzarsi e a crescere nell’interesse dei tifosi e di tutti coloro che sono coinvolti in questo sport.
Graham Bartlett, CEO
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